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OLTRE LA NOTTE- Mostre, film e installazioni durante la Notte Verde

  • Immagine del redattore: Casa delle Agriculture Tullia e Gino
    Casa delle Agriculture Tullia e Gino
  • 27 ago 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

La potenza dell’arte, la profondità della fotografia, la poesia del cinema, l’impegno civile delle installazioni. Come ogni anno, la Notte Verde si fa grembo delle espressioni artistiche più variegate che restituiscono la necessità dei messaggi della manifestazione.


Queste le mostre da poter visitare:


  • Patriarchi della biodiversità”, in via Tito Speri (accanto a Palazzo Bacile): mostra fotografica tratta dai libri “Registro regionale risorse genetiche autoctone”, “Biopatriarchi di Puglia” e “Atlante dei prodotti agroalimentari pugliesi” (prodotti dalla Regione Puglia e disponibili gratuitamente in formato elettronico). “La bellezza è negli occhi dei pugliesi, e ancora di più negli occhi di quegli agricoltori che hanno “trasformato una terra di pietra e una terra senza acqua in giardino”. Nel presentare le loro gesta, il progetto BiodiverSO li ha definiti Biopatriarchi, per dare un senso solenne alla loro dignità di agricoltori custodi”. Così il professor Pietro Santamaria, uno degli autori del libro “Biopatriarchi di Puglia”.

  • Biodiversità e paesaggi accessibili”, presso Palazzo Mellacqua: frutto del progetto Sac Porta d’Oriente, i venti leggii raccontano, in braille e in bassorilievo, flora e fauna del Parco regionale costa Otranto-Leuca. Seguendo le regole dell’universal design, veicolano anche tra non vedenti e ipovedenti i contenuti specifici sull’area protetta solitamente non inseriti nei materiali di comunicazione accessibili.

  • Plurale Mediterraneo-Mare bianco di mezzo”, corte del forno, 1° vico don Sturzo: mappe del Mediterraneo reinterpretate in maniera del tutto svincolata dalla visione eurocentrica cui siamo abituati. Curate da Federica Ferri, rientrano nell’omonimo libro-progetto partecipato attraverso il quale il Gus-Gruppo Umana Solidarietà ha voluto restituire l’immagine del Mediterraneo capace di cullare e nutrire le popolazioni nate sulle sue sponde.

  • “Dietro le porte di Lecce. Viaggio tra le comunità religiose della città”, cappella dell’Annunziata, piazza della Libertà: il reportage fotografico di Andrea Gabellone su cinque comunità, cinque religioni, cinque luoghi di preghiera che da tempo “abitano” dietro le porte della città capoluogo benché siano rimaste sconosciute ai più. Le foto parlano di persone che in una nuova città, in un Paese lontano dal loro, hanno trovato la moschea in un garage, il gurdwara in un appartamento, la chiesa in uno scantinato.

  • “Sponte Plantis”, corte Palazzo Mellacqua Rooms: progetto fotografico di Rocco Casaluci sulla flora spontanea ai bordi delle strade rurali. Splendide “erbacce” sono immortalate come veri e propri ritratti umani. Ogni giorno, per sei mesi, è stata immortalata una pianta diversa, “la vera ricchezza di un territorio oramai al collasso e metafora del bello”, secondo il fotografo. La flora spontanea del Salento annovera circa 1300 specie di piante, in tutta Italia se ne contano circa 6000: questo significa che un quarto dell’intera flora italiana vive nel Salento.

  • “La Madonna dei cereali”, cappella S.M. Maddalena: esposizione del dipinto su tavola realizzato per la Notte Verde con tecnica bizantina dal pittore Mimmo Camassa. È la Trinità rappresentata sotto forma di spighe, quelle dei cereali antichi: il farro monococco, l’orzo, il grano, offerti dal Bambino alla Madonna. È la spiritualità capace di sfamare chi ha fede, il “pane nostro” simbolo del rito eucaristico. Ma è anche il cuore pulsante di quella “civiltà del pane” che è la storia del Mediterraneo. Così Mimmo Camassa, tra i pittori di arte sacra viventi più importanti e creativi in Puglia, ha il potere di restituire un’altra importante opera sul rapporto tra terra e sacro.

  • “Senza tempo”, casa d’epoca in via Menotti: esposizione di giochi, strumenti musicali e arnesi sottratti al passato e riprodotti a mano con sapienza da Giacomo Panico. Abile artigiano, intagliatore, maestro del legno e delle sue vene, “mesciu Giacomo” a Castiglione ricostruisce la memoria e la mescola con il futuro;

  • Difese Naturali”, film di Nico Angiuli, 2022 (durata 28’51’) presso il Mulino di Comunità in tutte e tre le serate. Girato con gli studenti di una scuola di Adelfia (Bari), il film racconta un mondo immaginario e distopico in cui un gruppo di preadolescenti si oppone alle decisioni dissennate di un fantomatico “governo centrale”, che rende illegale la libera circolazione delle sementi e la tutela della biodiversità. Rinchiusi in un bunker disperso nelle campagne del sud Italia, il gruppo organizza un “attentato agricolo” realizzando armi vegetali, con lo scopo di proteggere e ricostruire il paesaggio messo in pericolo. Il film è stato finanziato dalla SIAE (Bando PerChiCrea), prodotto dall’I.C. Moro-Falcone di Adelfia (BA) e realizzato con l’APS Tipica Adelfia FermataKm11.

  • Nikolay Oleynikov, ‘P P x P- Piatti Pronti per Pasolini’, laboratorio (29 e 30 agosto) presso la “Corte dei Pazzi”/via Tito Speri e banchetto (31 agosto) in piazza della Libertà: Collage d’immagini e parole su piatti dismessi. Le opere realizzate con i partecipanti al workshop sono messe all’asta per raccogliere fondi per la campagna Pasti Solidali;

  • Ritratto di Pasolini su tessuto, di Nikolay Oleynikov, realizzato insieme a Imma Longo, nel centenario della nascita di Pasolini.



 
 
 

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